Non salvare le api, ribellati con loro.
Il Rewild Bee Festival è un atto di disobbedienza ecologica. Non vogliamo “salvare” le api: vogliamo ribellarci insieme a loro. Restituiamo spazio e dignità alle colonie libere che vivono fuori dal nostro controllo. Tre giorni dedicati a centinaia di persone che come te condividono un nuovo modo di vivere la relazione con le api.
Apis mellifera è una specie selvatica, capace di vivere libera, eppure quasi nessuno la considera tale. Il Rewild Bee nasce per cambiare prospettiva: per restituire dignità alle colonie selvatiche, per mettere in discussione un modello agricolo che distrugge le api e gli ecosistemi, per unire ricerca scientifica e attivismo, per creare comunità intorno a una nuova visione del rapporto tra esseri umani e natura.
Perché Apis mellifera non è un animale domestico.
Chi è davvero l’Apis mellifera fuori dalle logiche produttive? Parliamo di colonie libere, selezione naturale, comportamento animale e complessità ecologica. Scardiniamo le narrazioni semplicistiche e apriamo nuove visioni.
Perché le api non si salvano da sole.
Non basta curare gli alveari: dobbiamo occuparci del nostro territorio. Parliamo di suolo, biodiversità, rifugi, piante spontanee, ecosistemi agricoli e urbani. Disegniamo insieme ambienti che fanno bene alle api, alle persone e al pianeta.
Perché puoi davvero incontrare chi fa la differenza.
Ricercatori, apicoltori, agronomi, attiviste, artisti. Non ci sono gerarchie, ma cerchi di confronto, laboratori e dialoghi. È un luogo dove puoi porre domande scomode, ascoltare storie vere, e co-creare futuro.
Perché qui si pratica una citizen science radicale.
Non siamo spettatrici: siamo parte della ricerca. Al Festival impari come monitorare le colonie selvatiche e contribuire a un database europeo, diventando parte attiva di un cambiamento scientifico e culturale.
Perché ti porti a casa molto più di quello che ti aspetti.
Nuovi occhi per osservare, nuove parole per raccontare, nuove reti da coltivare. La sensazione di aver fatto qualcosa di profondamente giusto. Insieme.
Smontiamo i miti. Raccontiamo la verità.
Solo conoscendo davvero le api possiamo fare chiarezza, rompere i pregiudizi e restituire complessità e dignità alla specie Apis mellifera
Il mondo delle api è pieno di pregiudizi, semplificazioni e narrazioni distorte. Così è nato il Rewild Bee Festival: non una convention tradizionale, ma un atto collettivo di disobbedienza ecologica e di ricerca condivisa. Non troverai i soliti discorsi triti sull’apicoltura, ma un confronto autentico. Basato su evidenze scientifiche solide, esperti che parlano chiaro e partecipanti che fanno domande vere.
Tre giorni per esplorare insieme la complessità del mondo delle api e gli ecosistemi in cui vive, spesso ostili e compromessi.
Il nostro modo di fare le cose
Seguiamo protocolli rigorosi e invitiamo ricercatori con approcci anche differenti, per un confronto aperto e autorevole.
Nessuno resta in ascolto passivo: si impara facendo, condividendo esperienze e costruendo conoscenza collettiva.
Giochiamo, celebriamo e ci meravigliamo insieme, esplorando il territorio e incontrando le colonie libere dal vivo.
Stiamo creando una rete di apicoltori custodi delle api selvatiche. Le uniche che hanno dentro di se il segreto della resistenza alla varroa. Proteggi anche tu questo importante patrimonio naturale.
Dr. Patrick L. Kohl è un biologo evoluzionista specializzato nello studio dell’ecologia, del comportamento e della genetica delle api mellifere. Durante il suo dottorato ha condotto ricerche approfondite sulla demografia, il carico parassitario e i fattori limitanti delle colonie di Apis mellifera allo stato libero in Germania. Si è occupato anche di ecologia delle fioriture, interazioni pianta-impollinatore e dinamiche delle popolazioni selvatiche. Il suo attuale progetto post-doc esplora le differenze genomiche tra api gestite e colonie libere, indagando gli effetti dell’apicoltura moderna sul genoma dell’ape mellifera.v
Laura Bortolotti è laureata in Scienze Biologiche all’Università di Bologna e dottore di ricerca in Biologia animale all’Università di Ferrara; dopo una breve parentesi come responsabile dell’allevamento dei bombi presso una biofabbrica di Salerno, dal 2001 lavora come ricercatrice al Centro Agricoltura e Ambiente del CREA (ex Istituto Nazionale di Apicoltura). Da sempre impegnata nello studio delle api (sia da miele che selvatiche), oggi svolge ricerche sulla biologia e l’ecologia degli apoidei, sugli effetti di fattori biotici e abiotici sulla loro salute, sul loro ruolo di impollinatori e per il monitoraggio della qualità dell’ambiente. È attiva in progetti di citizen science per diffondere la conoscenza su tutte le tipologie di api.
Leonardo Dapporto è ricercatore in Zoologia presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze. Dopo una laurea in Scienze Naturali e due dottorati di ricerca – il primo in etologia ed ecologia animale, il secondo in biotecnologie agrarie – ha svolto attività di ricerca in Italia e all’estero, tra cui una Marie Skłodowska-Curie fellowship a Barcellona. Si è occupato della socialità negli insetti (vespe, api, formiche), con particolare attenzione alla comunicazione chimica, all’immunità e alla conservazione della biodiversità. Tra le sue scoperte più rilevanti: la funzione ecologica delle vespe nella diffusione dei lieviti e nuove evidenze sulla biogeografia dei Lepidotteri europei.
Paolo Fontana è naturalista, entomologo e ricercatore presso la Fondazione Edmund Mach di Trento dal 2009.
Presidente della World Biodiversity Association, è anche apicoltore da più di 30 anni. Come entomologo ha preso parte a numerose spedizioni di ricerca, studiando le faune dei paesi mediterranei e tropicali e descrivendo decine di specie nuove per la scienza
Marco ha fondato più di 30 anni fa una tra le prime quattro aziende apistiche biologiche in Italia. Ha sempre creduto che il modo di fare apicoltura convenzionale non funzionasse e che ci fosse ancora tanto da fare per la tutela della biodiversità in Italia, promuovendo l'utilizzo dell'ape locale italiana e tecniche di apicoltura biologiche e rigenerative. Qualche anno fa ha scritto il libro "Perchè è ancora possibile salvare le api" ed. WBA Books, per aumentare la consapevoleza sulla tutela dell'ape e dell'ambiente.
Adelaide Valentini è agroecologa, apicoltrice e e presidente dell’associazione Resilient Bee APS. Cresciuta tra le api grazie all’azienda di famiglia, ha dedicato la sua vita a cercare un altro modo di fare apicoltura: uno che metta al centro la biologia e l’etologia dell’ape, nel rispetto della sua natura selvatica. Da agronoma impegnata nella rigenerazione degli agroecosistemi, ha ideato – insieme a Resilient Bee – il Rewild Bee Festival per restituire dignità all’Apis mellifera, unendo citizen science, divulgazione ecologica e attivismo comunitario. Il suo lavoro si concentra sulla rigenerazione della biodiversità, la creazione di reti territoriali e la comunicazione orizzontale per rimettere l’essere umano dentro l’ecosistema.
Anna Morera è biologa, progettista e formatrice in agricoltura rigenerativa e permacultura. Dopo esperienze internazionali in Germania, Svizzera, Pirenei Catalani e Messico, ha approfondito ricerca, divulgazione e attivismo per la sovranità alimentare. Fa parte dello staff tecnico di Deafal ONG e ha ottenuto il diploma in Agricoltura Organica Rigenerativa in Messico e in Permacultura Applicata presso l’Accademia Italiana di Permacultura. Oggi vive e lavora nel suo progetto PianoB Permaculture Farm, dove coltiva relazioni ecologiche tra api, semi e comunità.
Gaia Garbarini Islas è agroecologa e imprenditrice del cibo sostenibile. Gestisce Apis Organic, un’azienda agricola dedicata all’agricoltura biologica e rigenerativa, dove le api e l’equilibrio del suolo sono al centro della produzione. Inoltre, è presidente della Rete Agroecologica Microfarm Italia APS, una realtà impegnata a promuovere sistemi alimentari resilienti, biodiversità e cooperazione tra micro-imprese agricole. Attiva nella diffusione di pratiche agroecologiche con un approccio partecipativo, Gaia porta al Festival una visione concreta e generativa del rapporto tra agricoltura e impollinatori.
Francesca Coppola è dottore in Scienze Veterinarie presso l’Università di Pisa nel laboratorio di Antonio Felicioli. Le sue ricerche si focalizzano sulla salute delle api mellifere, inclusi aspetti della dieta, somministrazione di integratori come β‑glucani, e l’equilibrio tra specie gestite e selvatiche. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche recenti su temi come la nutrizione, la difesa immunitaria e l’impatto delle pratiche apistiche su ambienti naturali.
Nicola Tormen è agrotecnico e naturalista, laureato in Scienze Naturali e dottore di ricerca in Scienze Animali presso l’Università di Padova, dove ha svolto ricerche su micromammiferi ed ecologia della biodiversità zootecnica. È direttore di WBA Project S.r.l. Impresa Sociale e membro del consiglio direttivo di WBA onlus. Coordina lo standard Biodiversity Friend®, di cui segue lo sviluppo tecnico, la formazione degli auditor e l’applicazione nei progetti agricoli in Italia e all’estero.
Marco Matassoni è formatore, agricoltore e attivista per un’agricoltura rigenerativa e inclusiva. Dal 2010 lavora in progetti di orticoltura sociale, e nel 2015 ha fondato Obiettivo Terra Viva, iniziativa dedicata alla produzione di compost e biofertilizzanti a partire da scarti agricoli locali. È tra i fondatori del gruppo AOR Toscana, con cui promuove l’Agricoltura Organica Rigenerativa attraverso giornate pratiche e percorsi formativi. Formatore per Slow Food dal 2019, collabora a progetti di divulgazione su suolo, biodiversità e sistemi agricoli sostenibili. Produce olio extravergine di oliva e dal 2021 co-coordina Verso Giusto, servizio di accompagnamento per imprese agricole e comunità resilienti.
Francesca Pisseri è veterinaria agroecologa. Da oltre 30 anni segue allevamenti al pascolo in tutta Italia, con particolare attenzione alle aree interne. Ricercatrice e consulente indipendente, lavora con un approccio sistemico e partecipativo in sinergia con allevatrici e allevatori. Si occupa di sistemi agro-zoo-forestali, pascolamento rigenerativo, nutrizione animale legata ai territori, salute animale in ottica One Health ed etologia della relazione uomo-animale. È docente in corsi e master e autrice di numerose pubblicazioni tra cui Con-vivere. L’allevamento del futuro e la collana Pratiche agroecologiche nell’allevamento del bovino. Socia fondatrice di AIDA, è attiva nello Sportello di Agroecologia di Calci e nel gruppo Agroecovet.
Francesca Guidotti è facilitatrice e formatrice. Laureata in Scienze della Formazione a Firenze, si è avvicinata alla Rete italiana dei villaggi ecologici (RIVE) durante il tirocinio universitario, diventandone poi presidente e autrice del libro Ecovillaggi e cohousing (Terra Nuova Edizioni, 2012). Ha co-fondato e vissuto per otto anni in un progetto di ecovillaggio sull’Appennino. Si è formata con Bea Briggs e ha approfondito pratiche come Comunicazione Nonviolenta, Dragon Dreaming, Process Work, facilitazione sistemica, ciclicità femminile e intersezionalità. Nel 2022 ha co-fondato FacilitArte – l’arte della facilitazione.
Amaranta Amati è permacultrice dal 2012 e gestisce una piccola azienda agricola sul Monte Amiata, in Toscana, coltivando ulivi, castagni e curando diverse arnie in un’ottica rigenerativa. Integra pratiche biologiche con approcci di permacultura e sperimentazioni in agricoltura sintropica. Fa parte del direttivo dell’Accademia Italiana di Permacultura e del collettivo MicoCosmo, con cui organizza l’omonimo festival dedicato alla cultura ecologica e alla rigenerazione del vivente.
Antonio Felicioli è professore associato e docente di biochimica e apidologia presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa. Da anni si occupa dello studio dell’ecologia, della biologia e del comportamento degli insetti impollinatori, in particolare dell’Apis mellifera. Le sue ricerche si concentrano su aspetti legati alla salute delle api, alla loro interazione con l’ambiente e al ruolo dell’apicoltura nel monitoraggio ambientale. Partecipa a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali volti alla tutela degli impollinatori e della biodiversità.
Chiara Benedetta Boni è dottoranda in Scienze Veterinarie presso l’Università di Pisa, afferente al Dipartimento di Scienze Veterinarie. Il suo progetto di dottorato analizza l’impatto della gestione apistica sugli impollinatori non gestiti nei parchi nazionali italiani, approfondendo tre aspetti principali: la competizione trofica, la trasmissione di patogeni (spillover) e l’introgressione genetica. Lo studio, condotto in diverse aree protette tra Appennino e Arcipelago Toscano, mira a fornire basi scientifiche per pratiche apistiche più sostenibili e compatibili con la conservazione della biodiversità locale. In precedenza ha conseguito una laurea in Conservazione ed Evoluzione (Dipartimento di Biologia) presso lo stesso ateneo.
Andrea Focardi è presidente dell’associazione Orto per Orto APS e coordinatore dell’Orto Sociale di San Giovanni Valdarno, uno spazio rigenerativo dedicato all’orticoltura naturale e alle relazioni comunitarie. Promuove percorsi di formazione e inclusione, ed è tra i fondatori della rete ROOT per connettere esperienze agroecologiche in Toscana.
Margherita Maggioni è sociologa e pianificatrice urbana.
Ha collaborato con l'Università degli Studi di Milano e l'ente di promozione sociale Mani Tese alla stesura di una mappa della giustizia ambientale.
Come membro del direttivo di Soulfood Forestfarms APS porta la sua esperienza decennale nella creazione di reti sociali e nello sviluppo locale.
Organizza e tiene giornate di formazione e team building aziendali per il potenziamento del sistema agrosilvopastorale della Vettabbia a Milano.
Partecipa alla gestione e promozione dell'iniziativa "Adotta Una Gallina!", un progetto di avviamento di una filiera etica di prossimità che coinvolge una community di adottanti e che contribuisce al sostegno delle famiglie in fragilità del quartiere di Corvetto.
Non sai quale scegliere?
Il Rewild Bee Festival è nato per unire scienza, arte, comunità e passione in un’esperienza gratuita e rigenerativa, aperta a tutte e tutti. Con le prime donazioni abbiamo coperto le spese essenziali per rendere possibile l’evento. Ma possiamo fare ancora di più.
Ogni contributo ci aiuterà a:
Ampliare le attività, comprare materiali per i laboratori, assumere 3 educatrici e educatori
Ospitare relatori straordinari anche dall'estero che possano apportare un vento d'aria diverso alla conversazione
Offrire uno spettacolo musicale o di stand up comedy per festeggiare tutti insieme il grande impegno del lavoro ci stiamo mettendo
Sostienici con una donazione. Anche un piccolo contributo fa la differenza.
Un festival ricchissimo di contenuti, esperti e approcci innovativi. Il World Café è stato un momento di confronto autentico e stimolante, in un luogo meraviglioso. Bravissimi e bravissime!
Accoglienza e professionalità, in un’esperienza che mi ha fatto sentire parte attiva nella salvaguardia delle api e dell’ambiente. Grazie per quello che fate!
Un’esperienza di gruppo profonda, che mi ha lasciato tanti spunti su cui riflettere e agire concretamente per il benessere delle api, delle persone e del pianeta.
Organizzazione top! Deve essere davvero impegnativo organizzare eventi del genere, ma è stato un successo. Dieci anche per la location.
Partecipare al Festival è stato ispirante. Ho apprezzato tantissimo il lavoro di gruppo e la possibilità di condividere idee con persone competenti e appassionate. Un evento che unisce teoria, pratica e comunità.
L'evento di svolgerà a Monticiano e all'Abbazia di San Galgano in provincia di Siena.
Link Google Maps: https://maps.app.goo.gl/WhnUyxd4aJgUrFRz5Car-sharing: abbiamo creato un gruppo Whatsapp dove puoi offrire e chiedere un passaggio per il Festival https://chat.whatsapp.com/IiWS2WjP6BjKIppLE05mkE?mode=ems_copy_t
No, l’ingresso al Rewild Bee Festival è gratuito per tutte le socie e i soci di Resilient Bee APS.
Crediamo che la conoscenza debba essere accessibile e condivisa, soprattutto quando si tratta di prendersi cura degli ecosistemi e delle comunità.
Per partecipare, basta diventare socia/o dell’associazione con un piccolo contributo annuale.
La quota sostiene le nostre attività di tutela e ricerca sulle api selvatiche, e ti permette di accedere non solo al Festival, ma anche ad altri eventi, iniziative e contenuti riservati.
Sì! Il Festival prevede anche un’area bambini con attività pensate per loro. Crediamo che l’educazione ecologica inizi da piccolə — giocare, esplorare, annusare e correre fa parte del nostro modo di imparare dalla natura.
A breve inseriremo la possibilità di iscriversi. Stiamo aspettando di capire se riusciamo a coprire le varie spese del Festival con donazioni e sponsorizzazioni, oppure se dobbiamo mettere un biglietto a pagamento.
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